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Addio “barone” Spinosa, padre della cronoscalata

A Cefalù era chiamato il “barone”. Il tratto aristocratico di Pino Spinosa, morto a 86 anni, si unisce alla leggenda di una vita spesa per lo sport: dal calcio al basket ma con l’automobilismo in cima ai suoi interessi. Era il 1968 quando il “barone” organizzò la prima cronoscalata Cefalù-Gibilmanna, una gara che fece diventare il “monte della fede” in un circuito di rilievo europeo. Della scalata del “santuario”, come è conosciuta, Spinosa ha organizzato 25 edizioni e tutte con la partecipazione di grandi piloti con i quali ha intessuto anche rapporti personali. Ma nella storia del barone c’è tanto altro. A lui, ancora giovanissimo, si deve la costituzione nel 1948 della squadra di calcio nata nell’edificio e nel campo degli Artigianelli. A lui si deve la promozione del basket e la spinta formidabile per la costruzione del campo sportivo di Santa Barbara. A volte ha assunto ruoli pubblici, è stato anche assessore allo sport ma Spinosa ha voluto essere prima di tutto un ideatore e un organizzatore di eventi sportivi. Negli ultimi tempi aveva coltivato la passione per i cavalli. A Cefalù tutti gli riconoscono il merito, ma anche l’ambizione, di essere stato un riferimento importante per lo sport. La sua ultima battaglia per la vita era seguita dagli amici. Uno su Facebook gli ha rivolto un incoraggiamento affettuoso: “Forza, non ti fermare. Cefalù ha ancora bisogno della tua vis, del tuo estro, del tuo continuo anelare alla bellezza”. I funerali di Pino Spinosa si terranno martedì 13 novembre alle ore 10:30 nella parrocchia di Sant’Agata vergine e martire in contrada Caldura.
12.11.2018